La puntura :
Una volta che l'ape ha punto il soggetto con il pungiglione, costituito da una microscopica cannula affilatissima, collegata alla sacca velenifera, essa istintivamente cerca di allontanarsi, ma il pungiglione uncinato, penetrato nella pelle, non fuoriesce più e nella foga di staccarsi l'ape lo perde, perdendo anche una parte del suo intestino. Dopo essersi distaccata l'ape muore. La quantità di veleno che si introduce nel corpo, con una puntura, è di 1/10000 grammi (occorrono diecimila api per ottenere un grammo di veleno). Esso contiene: acqua, istamina, mellitina, una isolecitina, apamina, due enzimi. L'apamina agisce sul sistema nervoso centrale. Il veleno cristallizza se disidrato. Oltre che nell'acqua è solubile nell'alcool. Esso presenta una tossicità locale (dolore, gonfiore) e una tossicità generale (crampi, convulsioni).